Ogni mamma troverà il modo migliore per svegliare il proprio piccolo, tentando metodi e approcci differenti.
Di solito, i bambini tendono a svegliarsi quando sono in una fase di sonno leggero (il sonno REM: gli occhi si muovono rapidamente sotto le palpebre e le braccia, le gambe o la testa compiono piccoli movimenti).
Mettere il piccolo in verticale e parlargli può essere un valido modo per svegliarlo. Alcune mamme invece sdraiano il bimbo su una superficie più rigida, e lo spogliano (con il caldo lo stimolo alla suzione viene un po’ inibito). Anche cambiare il pannolino può essere utile, magari sciacquando il sederino con acqua tiepida.
Alcuni bimbi reagiscono bene al solletico sotto ai piedini, sul collo, sulla testa o sui palmi delle mani.
Alcune mamme sono riuscite nel loro intento passando un batuffolo di cotone inumidito sulle guance e la fronte del bambino oppure altre accarezzandogli il viso seguendo la linea della fronte e scendendo verso mandibola e mento.
Quando il bimbo è al seno, è utile prestare attenzione alla suzione attiva. Quando il bimbo smette di poppare ma ha comunque il seno in bocca e ciuccia senza deglutire (suzione non nutritiva), può essere utile comprimere il seno delicatamente, per aumentare il flusso di latte e incoraggiare il bambino a deglutire ancora un po’. In questo modo il bimbo ha un rinforzo positivo in merito alla suzione attiva (più succhia e più latte gli arriva) e riesce ad assumere una maggior quantità di latte. Così avrà più energie e risulterà meno sonnolento e più efficace al seno. Cliccando qui trovi maggiori informazioni sulla compressione del seno.
Puoi approfondire ulteriormente questo argomento contattando una Consulente de La Leche League e consultando le pubblicazioni de La Leche League.