Ciao Paola,
Ti scrivo nuovamente perché vorrei ringraziarti. Mi hai dato la risposta che speravo di sentire.
Hai capito molto bene la situazione in cui mi trovo - perciò ti faccio i miei complimenti per la tua empatia.
Sono combattuta, è vero, perché io non voglio smettere, non finché la mia bambina non sarà pronta. Mi sono sempre fidata di lei, della sua capacità di trasmettermi le sue emozioni e necessità e sono convinta che lo farà anche in questa situazione. Il mio compagno, nonché papà, ci ha sempre appoggiate e sostenute durante questa avventura, come parte integrante e partecipe. Si è reso disponibile a mettere in atto il tuo consiglio nel caso decidessi di smettere. Però io non credo di volerlo. Nonostante la stanchezza, che a volte si traduce in una mal sopportazione delle richieste di nostra figlia (con il conseguente sentirmi in colpa), voglio vedere fin dove riusciremo ad arrivare.
La difficoltà però è insita anche, come hai ben individuato, nella società e nei vari aspetti della vita che ci circonda. Un esempio: vado in farmacia per richiedere un integratore per supportarmi in questo che è un periodo lavorativamente tosto e mi viene negato perché allatto... Da lì poi partono tutti i consigli di cui ti ho parlato nella mail precedente sull'utilizzo dei semi di pompelmo in quanto amarissimi e potenzialmente utili per dissuadere la bimba famelica. Perché a tre anni ti scambia per un ciuccio. Eh già. Però il figlio della farmacista (confessione sua) che ha tenuto il ciuccio fino a 6 anni andava bene.
Ugualmente, mi sento in soggezione quando, dal mio medico, cercando di farmi prescrivere un qualche medicinale mi sento dire "Ancora? Ma non esce più nulla!"
Il sentirsi giudicati pesa. Ma quanto consola quando siamo abbracciate nel lettino e lei si addormenta rilassata?
Inoltre, mi sono sempre ritenuta fortunata, perché "san titta"(così la chiamiamo a casa) ci ha salvati durante malattie (i bimbi allattati artificialmente non possono contare su questo gesto consolatore), nella gestione dei risvegli notturni ecc...
Chi mi assicura che, smettendo, Aurora dormirà serenamente e beatamente nel suo lettino, tutta la notte? nessuno. Anzi, a mio avviso c'è il rischio che la situazione peggiori.
Direi che mi hai aiutata a vedere nuovamente con lucidità il mio obiettivo. È un po' come se avessi momentaneamente smarrito la strada.
Perciò ti ringrazio davvero, per il confronto e per i consigli.
e complimenti a tutte le mamme come te, così disponibili ad aiutare le altre mamme in difficoltà.
Grazie