Voglio raccontare la mia esperienza per dare una mano a qualche mamma che si trova nella mia situazione. Sono mamma di P. che ora ha sei anni. Quando era nata mi era stato consigliato dai pediatri dell’ospedale di non allattarla, poiché io soffro di epilessia e assumo quotidianamente il Gardenale, un antiepilettico, forse uno di quelli più in uso da maggior tempo. 

Ho accettato il consiglio, visto che ero felice di essere diventata mamma e visto che P. aveva un problema cardiaco, per cui era necessario valutare quanto mangiava e se cresceva abbastanza.

Nel 2007 abbiamo cercato di avere un altro bambino per dare una sorellina o un fratellino a P. e il 31 agosto 2007 è arrivato R., che fortunatamente non aveva problemi cardiaci.

Questa volta mi ero informata prima, per sapere se lo potevo allattare. Ho contattato anche La Leche League, a un recapito telefonico dove ho trovato molta gentilezza e competenza. Il nostro pediatra era tranquillo e mi ha detto solo che il bambino avrebbe potuto essere un po' assonnato, poco presente e, se la cosa fosse peggiorata per il fatto che assumeva anche lui il mio farmaco tramite il mio latte, avremmo sospeso subito l'allattamento; ma si trattava di una possibilità remota, dato che questi farmaci, mi hanno detto, non passano molto nel latte. Mio figlio invece si è mostrato vispo, attento, sveglio e molto stimolato dalla sorellina, quindi tutte le nostre paure sono crollate e sono riuscita ad allattarlo fino ad ora che ha sette mesi.

Gli unici contrari all'allattamento, insomma, sono stati i pediatri dell primo ospedale... non so come mai non me lo consigliassero, ma alla fine noi abbiamo optato per l'allattamento al seno e sono stata contenta.

Lettera firmata.