• Allattamento ed emicrania

    ALLATTAMENTO ED EMICRANIA

     

    di Katia Agostini e Annalisa Venturini - Consulenti de La Leche League Italia

    Emicrania o meglio emicranie

    La maternità ci porta spesso ad affrontare e gestire cambiamenti che riguardano la nostra vita e il nostro corpo ai quali non sempre arriviamo preparati.
    L'arrivo di un bambino o una bambina e il suo accudimento sono per ogni madre una nuova ed impegnativa esperienza. A chi convive con episodi di emicrania (con o senza aura) è richiesto uno sforzo ulteriore: gestire la propria salute e spesso dei farmaci, facendo al contempo ciò che è meglio per il proprio bambino.
     
    L'emicrania fa parte della vita di molte persone, fino al 20% delle donne, e può condizionare le nostre attivita' anche per diversi giorni. Il dolore pulsante (legato alla vasodilatazione), associato a volte a nausea, vomito, alla sensibilità a luce e suoni, talvolta con auree e variazioni della vista, sono decisamente debilitanti e limitano notevolmente le nostre azioni di ogni giorno.
     
    Quando si ha una bambina o un bambino piccolo e arriva un attacco di emicrania, la giornata può essere estremamente difficile! Non sottovalutare le possibili conseguenze di un'emicrania trascurata è importante per evitare stress per la madre e il bambino, mancanza di sonno, depressione e persino disidratazione e carenze nutrizionali se all'emicrania si associano episodi di nausea e vomito1
     

    Curarsi

    Durante la gravidanza gran parte di chi soffre di emicrania trova un certo sollievo: gli elevati livelli di estrogeni e di oppioidi endogeni aumentano la soglia del dolore e i livelli ormonali si stabilizzano eliminando uno dei fattori negli attacchi. In generale l'emicrania senza aura migliora più dell'emicrania con aura. Dopo il parto, in particolare durante il primo mese, circa la metà delle neo mamme è soggetta al ritorno degli attacchi di emicrania2
    L'allattamento, grazie ai livelli di estrogeni stabili, sembra esercitare un effetto protettivo contro la ricomparsa degli attacchi, anche se ciò può non esser vero per ogni mamma. Indipendentemente dai livelli ormonali, la mancanza di sonno, la preoccupazione e il ritmo imprevedibile dell'essere neomamme possono essere fattori scatenanti dell'emicrania per molte donne.
    La capacità di allattare non sembra essere influenzata dall'emicrania e nel confronto con le madri che offrono la formula si nota anzi un effetto protettivo dell'allattamento.
    Non diamo quindi per scontato di dover soffrire in silenzio perché stiamo scegliendo di allattare il nostro bambino: non è la soluzione migliore per nessuno!
    Potrebbe essere utile, già prima della nascita, lavorare con il proprio riferimento sanitario per decidere un piano che tenga sotto controllo le emicranie e sia allo stesso tempo sicuro per il bambino fino allo svezzamento. 
    Gli approcci nella ricerca di soluzioni all'emicrania possono essere diversi, con o senza uso di farmaci. Entrambi possono portare a risultati positivi ma è importante che ogni madre abbia la possibilità di trovare la soluzione più adatta a lei.È allora fondamentale consultare un medico per trovare una terapia personalizzata.
    Sebbene negli ultimi anni siano stati realizzati diversi studi e prodotti dati 3,4 sulla compatibilità di molti dei farmaci utilizzati per contrastare l'emicrania, spesso permangono forti convinzioni che aumentano le pressioni sulle madri e le spingono ad evitare di curarsi in gravidanza ed allattamento. Può succedere però anche di trovare opinioni contrastanti tra operatori sanitari sull'utilizzo di medicinali e questo può creare insicurezza.
     
    E’ possibile fare riferimento a dati e ricerche per aiutare la madre e il medico a trovare soluzioni a seconda delle situazioni. Ricordiamo che il centro antiveleni di Bergamo, disponibile telefonicamente al numero 800 883300, attivo 24 ore al giorno, sette giorni su 7, offre indicazioni sull'uso e la sicurezza dei farmaci in allattamento. Trovate informazioni anche alla pagina Dove posso trovare informazioni sulla compatibilità dei farmaci con l’allattamento? del nostro sito.
    È bene essere assertivi al momento in cui si programma o costruisce col medico un percorso che concili il trattamento dell'emicrania con l'allattamento, perché in questo modo si può riuscire a rendere poi più semplice la nostra vita quotidiana di mamme che allattano.
    Alcune pagine del nostro sito
    possono aiutarti a guidare una conversazione con il medico su come gestire un problema di salute come l'emicrania durante l'allattamento. 
     
     
    Alcune idee e soluzioni trovate da mamme che soffrono di emicrania ed allattano
    Durante una giornata di emicrania svolgere qualsiasi attività può essere una vera impresa e l'unica cosa che si vorrebbe fare è stendersi per riposare e trovare un po' di sollievo. Le esperienze di tante donne che elenchiamo qui sono come sempre soggettive ma possono offrire spunti ed idee da provare.
    Molte parlano della necessità di prestare attenzione ai trigger, ovvero i fattori scatenati dell’emicrania variabili per ognuno.
    Possono essere ormonali e quindi legati per esempio al ciclo o all'assunzione della pillola anticoncezionale oppure non ormonali come saltare un pasto o spesso la disidratazione. Anche il consumo di alcool, fumo, insonnia, riposo disturbato o anche emozioni intense come rabbia, pianto, la luce forte o riflesso luminoso sono scatenati per alcune persone. Per riconoscerli per molte donne è stato utile tenere un diario del mal di testa dove annotare attività e abitudini quotidiane.
    Intervenire non appena si sente iniziare il dolore, aiuta anche quando c'è un dolore di bassa intensità e mantiene la situazione più accettabile evitando un peggioramento.
    È importante vedere un medico se si ha la necessità di un farmaco che funzioni per l'emicrania: alcuni antidolorifici da banco dopo un po' di tempo possono causare emicrania " di rimbalzo".
    Rimedi non farmacologici che si sono dimostrati utili per alcune mamme:
    Nel momento dell'emicrania:  un tè allo zenzero, una bibita fredda, applicare freddo sulla fronte e sul collo, dormire almeno 30 minuti.
    Altre pratiche che sono state utili per alcune mamme sono: agopuntura o esercizi di yoga, stretching, respirazione e tecniche di rilassamento che risultano più efficaci se esercitati quotidianamente anche a scopo preventivo.
    Cercate l'aiuto di qualcuno disponibile ad occuparsi del bambino mentre ci si riprende. Se non trovate nessuno usate o create una stanza sicura per quei momenti. Per esempio in camera da letto riducendo al minimo pericoli e preoccupazioni per il bimbo e riposate con lui INSIEME a voi finchè non si sta meglio o c’è qualcun'altro che vi venga in aiuto.
     
    Cercate di tenere occupato il bambino, mettete un po' di musica, accendete la TV o mettete su un film,  usate un audiolibro, e mano a mano che crescono parlate e spiegate loro come vi sentite e cosa possono fare o come giocare vicino a voi o svolgere altre attività mentre voi vi prendete qualche istante: i bambini sono in grado di sorprenderci con la loro capacità di empatia, a qualsiasi età.
     
    Trovi ulteriori informazioni anche nel documento "Allattamento e promozione della salute materno-infantile: focus sulla salute mentale" alle pg 27 e 28
     
    Riferimenti bibliografici
    1. Amundsen S, Nordeng H, Nezvalova-Henriksen K, Stovner LJ, Spigset O. Pharmacological treatment of migraine during pregnancy and breastfeeding. NatRev Neurol. 2015 Apr;11(4):209-19.
    2. Allais, G., Chiarle, G., Sinigaglia, S. et al. Migraine during pregnancy and in the puerperium. Neurol Sci 40, 81–91 (2019). 
    3. Davanzo R, Bua J, Paloni G, Facchina G. Breastfeeding and migraine drugs. Eur J Clin Pharmacol 2014 Nov;70(11):1313-24.
    4. Wells RE, Turner DP, Lee M, Bishop L, Strauss L. Managing migraine during pregnancy and lactation. Curr Neurol Neurosci Rep. 2016 Apr;16(4):40.

     

     

    Puoi approfondire questo argomento contattando una Consulente de La Leche League.