• Uso di sostanze chimiche: allattare e lavorare si può?

    "Sto allattando e tra poco rientrerò al lavoro. Nella mia professione facciamo uso di sostanze chimiche. Potrò continuare ad allattare?"

     

    Noi Consulenti de La Leche League non abbiamo la competenza per dire quali accorgimenti adottare in caso di contatto con sostanze chimiche. Quello che possiamo fare è offrire il nostro sostegno alle mamme e alle famiglie fornendo informazioni che permettano loro di prendere decisioni e confrontarsi con gli operatori della salute per valutare rischi e benefici di ogni scelta in base alle specifiche situazioni.

     

    Ecco alcuni spunti per poter trovare risposta a questa domanda:

    • Eri esposta alle stesse sostanze prima della gravidanza? Se sì, come hai gestito questa cosa per evitare che potesse nuocere alla tua salute?

    Solitamente se una sostanza non nuoce alla tua salute prima della gravidanza non dovrebbe creare problemi nemmeno in allattamento.

    • Per legge le aziende mettono a disposizione dei dipendenti dei dispositivi di sicurezza per tutelare la loro salute ed evitare che possano entrare in contatto con sostanze nocive. Se i dispositivi proteggono la mamma dal rischio di assorbimento dell’agente chimico (assorbimento che, in generale, può avvenire per inalazione, contatto, ingestione, iniezione), allora automaticamente sarà sicuro il latte da lei prodotto. In altre parole, se l’agente chimico non viene assorbito dalla madre, banalmente non potrà passare nel latte.

     

     

    Hai il timore che i dispositivi utilizzati non siano adeguati ai livelli di rischio cui sei esposta?

    • Puoi contattare il Centro Antiveleni dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, al numero verde 800 883300.
    • Puoi scaricare due documenti dell'Istituto Superiore di Sanità, utili per imparare a leggere l'etichetta dei solventi e/o degli agenti chimici utilizzati, individuarne i rischi e i DPI da usare per proteggersi. 

    Manuale operativo per l'uso di sostanze chimiche nei laboratori

    Indicazioni di pericolo (Frasi H)

    Consigli di prudenza (Frasi P)

    Pittogrammi di pericolo

    Una volta noti i fattori di rischio, si individuano i DPI (Dispositivi di Protezione Individuale, per esempio camici, guanti, maschere filtranti, visiere/occhiali protettivi) e/o eventualmente DPC (Dispositivi di Protezione Collettiva, ad esempio cappe chimiche) più adeguati a minimizzare o eliminare il rischio chimico in questione.

    In una qualsiasi etichetta sono riportate diverse informazioni, tra queste quelle utili per capire quali precauzioni prendere:

    ‒ nome commerciale del prodotto;

    ‒ numero CAS (identificativo unico della sostanza chimica);

    ‒ raccomandazioni per manipolazione e conservazione;

    ‒ indicazione di pericolo: frasi H (Hazard statement così come da Regolamento CLP);

    ‒ consigli di prudenza: Frasi P (Precautionary statement così come da Regolamento CLP);

    ‒ pittogrammi di rischio (che nel Regolamento CLP sono stati modificati).

    Le frasi H e P corrispondono a rischi e consigli di prudenza come catalogati dalla normativa vigente e si possono trovare facendo una semplice ricerca su internet o leggendoli sui documenti dell’ISS che si trovano ai link indicati qui sopra.

    A seconda dei rischi ci saranno DPI/DPC adeguati da utilizzare.

     

    Puoi approfondire questo argomento contattando una Consulente de La Leche League e consultando le pubblicazioni de La Leche League.