I capezzoli doloranti sono uno dei problemi più comuni delle neo-mamme. Nei primi giorni di allattamento è normale che la pelle sia un pochino irritata, ma se il dolore diventa più intenso o dura parecchi giorni, forse c'è da cambiare qualcosa.

La prima cosa da controllare è la posizione del bambino quando poppa.Tu sei comoda? Il suo corpo è ben aderente al tuo? Pensi di poter avvicinare il sederino a te ancora un po'? Il suo pancino è ben appoggiato su di te? A che altezza si trova il suo viso rispetto al seno?

Per posizionarlo bene bisogna che in corrispondenza del capezzolo si trovi il suo nasino, non la bocca, in modo che per prendere il seno in bocca il tuo bambino debba piegare all'indietro la testa e spalancare bene la bocca. Quando poppa, il tuo bambino è così? Ha la testina un po' all'indietro e la bocca spalancata come per fare un grande sbadiglio? In questo modo il mento arriva al seno prima del naso, ci affonda proprio dentro, mentre il naso rimane anche un pochino staccato e il capezzolo punta verso il palato, non verso il centro della bocca. Questo rende l'attacco asimmetrico, non centrale, e fa in modo che possa essere preso in bocca anche un buon boccone di seno sotto al capezzolo.

Dei cuscini dietro la schiena possono aiutarti a trovare una posizione comoda per te, mentre dei cuscini appoggiati sulle tue gambe sono utili per sostenere le tue braccia (che sostengono a loro volta il bambino)

Anche l'ingorgo può essere una causa di indolenzimento del capezzolo, dato che il bambino ha più difficoltà ad attaccarsi e finisce con poppare solo dal capezzolo. Per ammorbidire l'areola si possono fare degli impacchi freddi, oppure si può spremere manualmente un po' di latte. Il dolore può essere causato anche dal bambino che poppa tenendo la lingua o il labbro inferiore in una posizione scorretta. Quando il bambino si attacca, assicurati quindi che il suo labbro inferiore non sia ripiegato all'interno della bocca e, se necessario, abbassagli il labbro inferiore per essere sicura di vedere la lingua.
Esistono situazioni in cui i bambini sono effettivamente attaccati abbastanza bene ma hanno comunque difficoltà a trasferire latte a causa di limitazioni nei movimenti della lingua (a causa di un frenulo corto, per esempio). Anche in questi casi è importante cercare di ottenere l'attacco più efficace e profondo possibile, quindi valutare bene questo aspetto è comunque necessario. Contatta una Consulente de La Leche League per ulteriori informazioni.

Per evitare ragadi ed indolenzimenti, se vuoi staccare il bambino dal seno mentre poppa, non allontanarlo bruscamente, ma inserisci il dito mignolo nella bocca, interrompendo così il vuoto d'aria.

Non è necessario mettere creme o disinfettare: il latte materno e la pelle dell'areola forniscono le necessarie sostanze emollienti e antibatteriche. Usa semplicemente acqua per la normale igiene.

Se sei sicura che il bambino si attacchi correttamente, ma l'indolenzimento non passa, forse è opportuno controllare se si tratta di mughetto, un'infezione da funghi che dalla bocca del bambino può contagiare il seno. Controlla quindi se ci sono macchie bianche nella bocca del bambino, un eritema da pannolino, e/o tu provi fitte al seno durante o dopo l'allattamento, oppure se c'è prurito, arrossamento o screpolature sui capezzoli. A questo proposito puoi leggere anche Il mughetto (candida) può essere causa di irritazione ai capezzoli?
Se sospetti di avere il mughetto, contatta un medico per avere una diagnosi precisa ed essere curata.
 
Puoi approfondire questo argomento contattando una Consulente de La Leche League consultando le pubblicazioni de La Leche League.