Il latte umano è il naturale alimento per i bambini e risponde in maniera ineguagliabile ai loro bisogni in evoluzione. È un alimento completo, vivo e mutevole, che contiene tutti i nutrienti necessari e nelle proporzioni ideali per una crescita ottimale. Il latte di ogni madre è diverso e si adatta in modo specifico ai bisogni del suo bambino; addirittura la sua composizione cambia se allattiamo un bimbo nato prematuro, a termine, un bimbo grandicello o due fratelli. Il latte umano fornisce ben più che nutrimento fin da quando, nei primi giorni, si presenta come colostro, per fornire una protezione in grado di contrastare una vasta gamma di malattie e di allergeni, beneficio che si estende oltre l’infanzia. Il latte umano viene digerito e smaltito rapidamente. Inoltre, gli effetti psicologici dell’allattamento hanno un valore incalcolabile: le frequenti opportunità di contatto fisico e visivo e di essere tenuto in braccio rappresentano stimoli importanti per lo sviluppo del bambino.

Il Colostro, un liquido giallo arancio, denso: è ricco di proteine, di sali minerali e di anticorpi di difesa e permette al neonato di adattarsi meglio alla vita extrauterina e lo protegge dalle infezioni. Dopo il 3° giorno il colostro viene sostituito dal latte di transizione (fino al 20° giorno circa) e poi dal latte maturo, molto chiaro, azzurrognolo, acquoso, con un sapore dolce. A poco a poco il contenuto di zucchero (lattosio) nel latte aumenta per favorire l’accrescimento del tessuto celebrale, aumentano anche i grassi mentre le proteine diminuiscono. Più il bambino cresce più il contenuto di grassi aumenta in modo da fornire una maggiore energia. Le proteine invece diminuiscono perché l’accrescimento corporeo del bambino tende a rallentare.
La composizione del latte cambia anche dall’inizio alla fine della poppata: all’inizio il bimbo riceve soprattutto acqua e zucchero (lattosio) cioè energia a disponibilità immediata per calmare la sua sete e la sua fame; poi il latte si arricchisce di proteine e di grassi, energia a disponibilità ritardata, necessari per la sua crescita. Alla fine della poppata vi è un ulteriore aumento dei grassi per saziare il bambino. Per questo è importante che il bambino abbia finito di poppare a un seno prima di offrirgli l’altro: ha bisogno del latte ricco di grassi che arriva successivamente nel corso della poppata.
La qualità del latte non dipende dalla dieta materna (vedi anche la sezione "L'alimentazione della mamma che allatta").

Non esistono latti “cattivi” o “troppo leggeri”. È necessario uno stato di malnutrizione veramente grave e prolungato perché la qualità del latte materno ne risenta. Ma la varietà della dieta materna varierà il sapore del latte e il gusto del bambino sarà orientato per prepararlo ai cibi che troverà in tavola.

Il latte materno è un prodotto complesso: un’emulsione di particelle grasse in un fluido. Circa l’87% del suo volume è acqua, poi sono presenti gli zuccheri (in particolare il lattosio e altri oligosaccaridi), le proteine, i grassi, le vitamine, i minerali, i fattori protettivi, vari enzimi ed ormoni.

Puoi approfondire questo argomento contattando una Consulente de La Leche League e consultando le pubblicazioni de La Leche League.