A questa domanda non c'è una risposta che vada bene per tutte le mamme, e la cosa migliore è parlarne direttamente con una Consulente de La Leche League. Di solito, le mamme che lavorano possono togliersi il latte durante l'intervallo per il pranzo e in qualche altro momento di pausa. In ogni caso, indipendentemente dall'orario di lavoro, molte mamme riescono a continuare l'allattamento una volta ripreso a lavorare, anche se togliersi il latte durante il giorno può essere complicato.
Allattare è una scelta importante sia per la mamma che per il bambino e ci sono grandi vantaggi nel continuare l'allattamento quando si riprende il lavoro. Per esempio, i bambini allattati si ammalano la metà delle volte rispetto ai bambini nutriti artificialmente e, se il bambino non si ammala spesso, la mamma non deve allontanarsi troppo frequentemente dal lavoro. Questo è il motivo per cui, negli USA, alcuni Stati hanno varato una legge che incoraggia le impiegate statali ad allattare. In ogni caso, al di là dei vantaggi per la salute, molte donne hanno scoperto che l'allattamento aiuta mamma e figlio a vivere meglio l'inevitabile separazione che il lavoro implica.
Continuare ad allattare quando si riprende il lavoro è più semplice di quanto si possa credere! Gli incontri de La Leche League sono una ricca fonte di informazioni, non solo rispetto agli aspetti tecnici come la spremitura e la conservazione del latte, ma anche per apprendere soluzioni e idee da altre mamme che lavorano e che possono essere veramente utili per evitare problemi.
La frequenza con cui bisogna togliersi il latte dipende da quanto spesso il bambino poppa nell'arco di tempo in cui si è fuori casa, dall'età del bambino e da quanto tempo si ha a disposizione al lavoro. Le mamme che sanno di non avere tempo sufficiente per tirarsi al lavoro la quantità di latte necessario, lo tirano nei giorni liberi o durante il fine settimana. Altre ricorrono a un'aggiunta di formula artificiale.
Le mamme sono tutte diverse nella capacità di tirarsi il latte. Se hai tantissimo latte per il bambino ma quasi nulla per il tiralatte, non ti preoccupare. Cerca di rilassarti il più possibile quando ti tiri il latte, pensa al tuo bambino e sii orgogliosa del tuo latte, qualunque sia la quantità, perché, in ogni caso, gli stai dando nutrimento e immunità, anche se ci fosse bisogno di un'integrazione. I compromessi sono talvolta inevitabili, e ognuna è libera di decidere cosa funzioni meglio per sé.
Alcuni bambini non sono troppo attratti dal latte tirato e preferiscono aumentare la frequenza delle poppate quando stanno con la mamma, per esempio la sera o di notte. Alcune mamme preferiscono allattare la notte proprio perché è un modo di mantenere la vicinanza con il bambino e di togliersi meno latte durante il giorno. Se il bambino cresce bene, bagna e sporca parecchi pannolini, e la mamma riesce a riposarsi adeguatamente, questo allattamento "alla rovescia" può funzionare perfettamente.
Una volta tornate al lavoro, molte mamme scoprono che devono tirarsi il latte con la stessa frequenza con cui avrebbero allattato il bambino se fossero restate a casa. Questo significa, nel caso di una giornata lavorativa di otto ore, che occorre utilizzare la pausa del mattino, quella del pranzo e quella del pomeriggio. Dato che una mamma che lavora ha di solito poco tempo, può esserle veramente d'aiuto un tiralatte che agisce su tutti e due i seni allo stesso tempo. Con un tiralatte doppio la mamma riesce a tenere elevati i livelli (ormonali) di prolattina e può togliersi il latte necessario in 10 - 15 minuti. Utilizzando questi tiralatte doppi almeno tre volte al giorno durante i primi mesi di vita del bambino, molte mamme sono riuscite a lasciare latte sufficiente al bambino per il giorno successivo, in modo di non avere bisogno di aggiunte.
A mano a mano che il bambino cresce, ci sarà meno bisogno di tirare il latte così frequentemente.
Dato che, stando al lavoro, ti allontanerai dal bambino, allattalo spesso quando sei a casa - la mattina, la sera e i fine settimana: è un modo bellissimo di sentirsi vicine e legate al bambino!
Puoi approfondire questo argomento contattando una Consulente de La Leche League e consultando le pubblicazioni de La Leche League.