Sono mamma da 24 mesi e 15 giorni di un birbante che da quando è nato è stato un ciucciatore “compulsivo”... ovvero richiedeva il seno ogni ora e di notte avrebbe volentieri dormito attaccato “alla tetta”...
Da neo mamma, mi sono ritrovata completamente impreparata a questa richiesta così “frequente e assoluta”, mentre il cucciolo ciucciatore sapeva benissimo cosa voleva e soprattutto cosa non voleva, ovvero ciucci, biberon e latte artificiale.
Assecondando la sua richiesta, le critiche sono cominciate ad arrivare da ogni dove...
Vi risparmio i commenti, che chi allatta “a richiesta” conosce bene.
Mia madre e mia suocera erano le prime a dire che il piccolo “era schiavo della tetta”, venendo loro da esperienze di latte artificiale esclusivo neanche il colostro).
E poi il pediatra, le colleghe, ecc ecc.
Ma forse quello che più mi mandava in crisi era la critica che mi muovevo da sola.
Sono insegnante e psicologa, e vi posso assicurare che conoscere “le teorie psicologiche”, talvolta tanto diverse tra loro, spesso crea ancor più confusione e smarrimento.
Soprattutto si tende ad usare troppo la ragione a discapito dell’istinto materno. Nello stesso tempo però questi studi mi hanno aiutato a capire l’importanza di chiedere aiuto in casi di necessità.
E qui... arriva l’incontro con la LLL.
Trovo il sito e subito inoltro una e-mail e dopo pochi giorni ricevo una lunga risposta:
una risposta serena, chiara, piena di comprensione e affetto e così “rassicurante”.
Ho pianto tanto leggendola, e ancora adesso la conservo.
Ho contattato così la consulente locale da cui ho acquistato i bellissimi testi sull’allattamento e “Genitori di giorno e di notte” (sostituito oggi da "Sogni d'oro", ndr).
Come è finita la nostra storia di allattamento?
Beh... che ancora continua: 24 mesi e 15 giorni di latte, adesso richiesto a gran voce dal piccolo birbante, che quando torna dal “suo lavoro”, 8 h di nido, entra in casa, indica la nostra poltrona e comincia a dire “tetta latte... latte... tetta...” e appena soddisfatto fa un gran sospiro e con il ditino sulla guancia mi fa capire che il latte della mamma è proprio buono.
Le critiche naturalmente continuano, soprattutto ora “che è grande”.
Anche i miei dubbi ogni tanto fanno capolino, ma io corro sul sito della LLL e trovo sempre una frase, un commento, o il racconto di un’esperienza che mi confortano. E non mi fanno sentire sola, ma soprattutto ritrovo fiducia nel mio istinto di madre che mi fa continuare questa esperienza di allattamento.
Grazie