GRAZIE.
E' assurdo ma è così: una cosa naturale, dolce e gratuita come l'allattamento viene resa difficile da tutto e tutti, anche da persone che ti vogliono bene, anche da persone che a loro volta hanno allattato, anche da persone che in teoria dovrebbero essere preparate.
Io ero la classica mamma iper-informata, andavo ai corsi pre-parto, leggevo i vostri libri, credevo di essere pronta a tutto, invece alla prima difficoltà mi sono sentita come una bambina sconsolata, nella paura di non nutrire bene mio figlio per sicurezza mi sono comprata a priori la formula "amichevolmente" suggerita nel libretto di dimissione dell'ospedale, mi sono fidata dell'ostetrica del corso pre-parto che "non ti preoccupare, il bambino è irrequieto perché tu sei stanca e nervosa" e invece aveva fame ed io avrei dovuto correre ai ripari subito; mi sono fidata della pediatra che "non sta crescendo a sufficienza, gli dia l'aggiunta 5 volte al giorno e un po' del suo latte la sera".
Per tre settimane il bambino ha preso formula e solo un po' del mio latte, non era più irrequieto, era diventato una "macchina", ogni tre ore precise il suo pancino si svuotava, cresceva esattamente quanto doveva crescere, io non faticavo più... eppure... sentivo che qualcosa era fuori posto, piangevo in continuazione...
Ho contattato voi per capire se potevo fare qualcosa per recuperare l'allattamento.
Mi avete dato fiducia, incoraggiato, una splendida consulente è venuta a casa mia e mi ha dato le dritte giuste per far aumentare pian piano il latte materno.
Ho usato il DAS, il tiralatte, ho faticato tantissimo e sono riuscita a ridurre a metà la quantità di formula da dare al bambino, che continuava a crescere benissimo, ho letto il vostro libro "The breastfeeding mother's guide to making more milk" e sono riuscita anche a darmi pace, trovando una delle possibili cause per il fatto che il mio corpo non poteva fare di più.
Il bambino adesso ha quasi tre anni e mezzo, e quando si attacca al seno e sorride con gli occhi, oppure le volte che mi dice "ho sete", io gli passo l'acqua e lui dice "no, ho sete del latte di mamma", che ormai sarà pochissimo, sono ancora più convinta di aver fatto bene a "combattere" contro i pregiudizi del mondo.
Su quelli però non riesco a darmi una spiegazione...
Perché chi cerca di risolvere i propri problemi di allattamento fa "paura"? Perché l'allattamento fa paura, fa impressione? Perché io stessa prima di diventare madre pensavo fossero un po' strane le mamme che allattavano ancora bambini già grandicelli?
E' assurdo ma è così: una cosa naturale, dolce e gratuita come l'allattamento viene resa difficile da tutto e tutti, anche da persone che ti vogliono bene, anche da persone che a loro volta hanno allattato, anche da persone che in teoria dovrebbero essere preparate.
Io ero la classica mamma iper-informata, andavo ai corsi pre-parto, leggevo i vostri libri, credevo di essere pronta a tutto, invece alla prima difficoltà mi sono sentita come una bambina sconsolata, nella paura di non nutrire bene mio figlio per sicurezza mi sono comprata a priori la formula "amichevolmente" suggerita nel libretto di dimissione dell'ospedale, mi sono fidata dell'ostetrica del corso pre-parto che "non ti preoccupare, il bambino è irrequieto perché tu sei stanca e nervosa" e invece aveva fame ed io avrei dovuto correre ai ripari subito; mi sono fidata della pediatra che "non sta crescendo a sufficienza, gli dia l'aggiunta 5 volte al giorno e un po' del suo latte la sera".
Per tre settimane il bambino ha preso formula e solo un po' del mio latte, non era più irrequieto, era diventato una "macchina", ogni tre ore precise il suo pancino si svuotava, cresceva esattamente quanto doveva crescere, io non faticavo più... eppure... sentivo che qualcosa era fuori posto, piangevo in continuazione...
Ho contattato voi per capire se potevo fare qualcosa per recuperare l'allattamento.
Mi avete dato fiducia, incoraggiato, una splendida consulente è venuta a casa mia e mi ha dato le dritte giuste per far aumentare pian piano il latte materno.
Ho usato il DAS, il tiralatte, ho faticato tantissimo e sono riuscita a ridurre a metà la quantità di formula da dare al bambino, che continuava a crescere benissimo, ho letto il vostro libro "The breastfeeding mother's guide to making more milk" e sono riuscita anche a darmi pace, trovando una delle possibili cause per il fatto che il mio corpo non poteva fare di più.
Il bambino adesso ha quasi tre anni e mezzo, e quando si attacca al seno e sorride con gli occhi, oppure le volte che mi dice "ho sete", io gli passo l'acqua e lui dice "no, ho sete del latte di mamma", che ormai sarà pochissimo, sono ancora più convinta di aver fatto bene a "combattere" contro i pregiudizi del mondo.
Su quelli però non riesco a darmi una spiegazione...
Perché chi cerca di risolvere i propri problemi di allattamento fa "paura"? Perché l'allattamento fa paura, fa impressione? Perché io stessa prima di diventare madre pensavo fossero un po' strane le mamme che allattavano ancora bambini già grandicelli?
Chiudo così: VI VOGLIO BENE