Avevo un desiderio nel cuore, poterla allattare.
Ci pensavo già prima che nascesse, ho fatto anche un corso.
Poi le cose sono andate diversamente da come me le immaginavo. Ho avuto un parto molto difficoltoso, tre giorni di travaglio, molte perdite di sangue e la montata lattea non è mai arrivata. Mi ricordo bene il secondo giorno di ospedale, quando Anna ha pianto tutto il giorno perché affamata e dal mio seno non usciva nulla. Mi hanno allora consigliato di iniziare il tiralatte per stimolare un po’ il seno e di darle l’aggiunta di latte artificiale. Lei era molto affamata e lo beveva velocemente.
Appena siamo tornati a casa siamo corsi a prendere l’artificiale perché era impossibile gestirla senza. Lei rimaneva attaccata per un’ora al seno e poi iniziava a piangere, e quindi le davo il biberon. Era una sensazione un po’ strana, non vederla mai sazia, non si è mai addormentata al seno, finiva di ciucciare e poi piangeva; dopo aver bevuto il latte della formula, forse per la velocità con cui le arrivava dal biberon, non si sentiva mai sazia, anzi era ancora più agitata.
Erano lotte infinite per cercare di ridurre l’aggiunta e dall’altra parte cercare di stimolare di più il mio seno con il tiralatte nella speranza di poterla allattare completamente io.
Ho fatto tre mesi di tiralatte continuo. Anche di notte, dopo ogni poppata. È stato molto faticoso, ma desideravo tanto poterla allattare, darle qualcosa di me.
Poi è arrivato lo scatto di crescita delle 6 settimane. Da lì in poi la situazione non era più gestibile, era molto affamata, si attaccava al seno per 5 minuti e poi si staccava piangendo e dovevo correre per farle il biberon. A quel punto avevo capito che non c’era più possibilità di poterla allattare, il latte nonostante il tiralatte non arrivava mai.
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Poi ho chiamato Claudia de La Leche League; è stata molto gentile, mi ha incoraggiata e mi ha dato un suggerimento1 che mi ha cambiato letteralmente le giornate. Mi ha proposto il DAS (dispositivo di allattamento integrativo supplementare). Io ero sempre su Google e cercavo ogni cosa per cercare di aumentare la produzione di latte, ma del DAS quello che si diceva era che era consigliato soprattutto per il neonato prematuro o per quelli che hanno bisogno di un supplemento poiché crescono poco, ma non c’era molto sulla produzione di latte. Inoltre dicevano di non utilizzarlo per periodi prolungati per evitare che la suzione del bambino diventasse più debole.
Invece... è un dispositivo che aumenta la produzione di latte e che rende anche donne come me capaci di allattare, rendendo l’allattamento un momento unico.
Un tubicino si attacca al capezzolo, e da un biberon rovesciato2 esce il latte quando il bimbo si attacca al seno; ci sono diversi tubicini che danno diverse velocità con cui far defluire il latte. Così il bimbo succhia alla sua velocità dal seno, lo stimola e nel frattempo prende il latte dalla mamma e dal biberon.
Questo ha reso Anna molto più tranquilla. Si addormentava alla sera dopo aver ciucciato. E io potevo cullarla e riempirla di affetto.
Ho usato il DAS fino a che lei è arrivata al 5 mese, la mia produzione di latte è aumentata molto.
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Adesso Anna ha 7 mesi e pesa 9,3 chili e la allatto ancora io.
Di latte artificiale non prende più nulla.
Non nego che sia stato impegnativo e un po’ macchinoso all’inizio, ma poi si diventa veloci a montarlo e a pulirlo. Dipende tutto da che cosa si desidera!
Grazie a mio marito che mi ha sostenuto in questo momento così delicato e che mi ha permesso di potermi dedicare ad Anna per tutto il tempo, perché “per crescere un bambino c’è bisogno davvero di un villaggio intero”.
Tenere tra le braccia la mia piccolina e darle qualcosa di me è la cosa più bella del mondo!
Paola
1) Nota della redazione: Il DAS descritto da mamma Paola è di un tipo commerciale. La Leche League ha preparato un video in cui si spiega come farsi da sole un Dispositivo di Alimentazione Supplementare con meno di 5 euro, utilizzando una normalissima siringa e una valvola a farfalla “butterfly” per le flebo.
2) Nota di Claudia, Consulente de LLL; "Questa mamma, in realtà, ha fatto tutto da sola! Sono state la sua determinazione e il sostegno del marito ad essere decisivi. Io credo di averla sentita un paio di volte al telefono, le ho suggerito l'esistenza del DAS e poi… veramente ha fatto tutto lei! Una potenza. Questa è la magia dell'ascolto, mi vien da dire. A volte basta solo dare fiducia a una mamma disorientata per farle tirare fuori la leonessa che c'è in lei."
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