• Come posso prevenire l’insorgere di allergie?

    L’allattamento esclusivo nei primi sei mesi di vita del bambino e l’introduzione graduale dei cibi, complementari al latte materno, possono essere importanti alleati del bambino per la prevenzione dei sintomi di alcune allergie. Nei primi sei mesi circa il sistema digerente è più permeabile al passaggio di possibili sostanze allergizzanti nel sangue e predispone maggiormente il bambino a reazioni di tipo allergico.

    Passati i primi sei mesi, non è necessario continuare a privare il bambino di tanti cibi. Diversi studi recenti mostrano che non è privando il bambino di cibi “a rischio” che si previene l’allergia a tali sostanze. Se il bambino è allergico ad una data sostanza, lo sarà a sei mesi come a tre anni, e rimandandone l’introduzione si rimanda semplicemente il momento in cui si presenterà la reazione allergica.

    Tuttavia ricorda che, anche se alcuni cibi suscitano reazioni più spesso di altri, potenzialmente qualunque cibo potrebbe essere allergizzante per un dato bambino, quindi non si può sapere in anticipo che cosa evitare. Pertanto ti conviene offrire a tuo figlio qualsiasi cibo con il quale tu voglia iniziare l’introduzione del cibo diverso dal latte, ed effettuare diete privative solo nel caso in cui insorgesse una reazione, come ad esempio eczema, orticaria, asma eccetera.

    Puoi approfondire questo argomento contattando una Consulente de La Leche League e consultando le pubblicazioni de La Leche League.

  • In famiglia ci sono casi di allergie alimentari. Quale effetto hanno sull'allattamento?

    Le sostanze contenute nel tuo latte rivestono l'interno dell'intestino del bambino, impedendo che microscopiche particelle di cibo penetrino nel suo sangue. Se passano nel sangue (cosa più frequente nel bambino nutrito artificialmente), i globuli bianchi possono trattare queste piccole particelle di cibo come sostanze estranee e attaccarle provocando dolorose e dannose reazioni allergiche, come diarrea, infiammazioni nella "zona pannolino", al naso o agli occhi, eruzioni cutanee ed eczema, oppure possono rendere il bambino irrequieto e insonne.

    Se a te o ad altri membri della famiglia materna e paterna sono state diagnosticate delle allergie, è bene evitare i cibi a cui sapete di essere sensibili, fin da quando il bambino è ancora piccolo. È utile anche allattare frequentemente.

    Per esempio, se hai problemi con i latticini, le proteine del latte vaccino presenti nel tuo latte possono causare problemi anche al tuo bambino. Ci sono tuttavia buone probabilità che il bambino allattato non sviluppi in seguito intolleranze a questi cibi. Questo perché l'allattamento diminuisce le possibilità che il bambino diventi sensibile agli allergeni. Gli allergeni più comuni comprendono latticini, frumento, agrumi, grano, nocciole e molluschi. Prova ad eliminarli dalla tua dieta, uno per volta, e vedi se lo stato di salute del tuo bambino migliora. Possono essere necessari fino a dieci giorni per eliminarne ogni traccia dal suo organismo. Se tu o il bambino state assumendo integratori di vitamine o di minerali, il bambino potrebbe essere sensibile al ferro, o a conservanti e coloranti in essi contenuti. Gli integratori di vitamine e fluoro non sono più consigliati per bambini al di sotto dei sei mesi.

    Sebbene non sia un allergene, la caffeina può rendere il bambino irrequieto e insonne. Puoi diminuire il consumo di caffè, tè e cioccolato e vedere se la situazione migliora.

    Puoi approfondire questo argomento contattando una Consulente de La Leche League e consultando le pubblicazioni de La Leche League.