È importante assicurarsi che il bambino si attacchi sempre bene in profondità, prendendo buona parte dell’areola in modo che il capezzolo arrivi in fondo al palato.

Quando il capezzolo è piatto o introflesso l’attacco profondo potrebbe essere difficile da concretizzare, ma è possibile usare varie tecniche, che qui di seguito descriviamo, per aiutare il bambino ad avere un migliore attacco: ovviamente puoi utilizzare quella o quelle che funzionano meglio nel tuo caso.

Stimolazione del capezzolo prima della poppata
Se riesci ad afferrare il capezzolo, stringilo tra l'indice e il pollice e muovi le dita avanti e indietro per un minuto o due. Puoi anche sfiorarlo rapidamente con una pezzuola imbevuta di acqua fredda o con del ghiaccio avvolto in un telo: questo metodo dovrebbe facilitare la protrusione del capezzolo, ma è importante non eccedere nell'uso del ghiaccio perché influenza negativamente il riflesso di emissione.

Tirare il tessuto del seno durante l'attacco
Con la mano con la quale reggi il seno durante la poppata (il pollice sopra e le dita sotto al seno e lontani dall'areola) tira leggermente la pelle verso la cassa toracica per favorire la protrusione del capezzolo.

Paracapezzolo
Il paracapezzolo è una tettarella in silicone flessibile e sottile che si posa sopra al capezzolo. Grazie ai forellini sulla punta, consente la fuoriuscita del latte. Se gli altri metodi non portano alcun risultato, il paracapezzolo può aiutare il bambino ad attaccarsi e poppare, stimolando il palato quindi attivando il suo riflesso di suzione. I paracapezzoli andrebbero utilizzati con l'aiuto di una Consulente per l'allattamento, perché un uso scorretto può creare difficoltà.

Modellatori del capezzolo
Li abbiamo descritti in Come posso trattare i capezzoli piatti o introflessi?

Puoi approfondire questo argomento contattando una Consulente de La Leche League e consultando le pubblicazioni de La Leche League.

 

Per saperne di più sui paracapezzoli, leggi l'articolo "Facciamo il punto sui paracapezzoli" nella nostra rivista "Lagazzettadellaprolattina.it" n 6