Di notte abbiamo tutti molto bisogno di riposare, e allattare mentre si sta a letto è spesso ciò che permette il massimo riposo per tutta la famiglia. I genitori dovranno comunque prendere le opportune accortezze per la sicurezza del bambino e aggiustare qualche aspetto pratico per venire incontro alle diverse esigenze dei membri della famiglia.

Nelle ore che il corpo destina al riposo, la prolattina, che è l’ormone principale coinvolto nella produzione di latte, aiuta madre e bambino a riaddormentarsi più facilmente grazie al suo effetto rilassante. Inoltre è prodotta in quantità maggiore durante la notte e questo fa sì che le poppate notturne aiutino ad aumentare la quantità di latte prodotta.

Allattare da sdraiate, con il bambino a portata di mano, previene ingorghi mammari e dotti ostruiti (che potrebbero anche sfociare in infezioni) grazie al fatto che il seno viene drenato spesso.

La posizione da sdraiata aiuta il bambino a poppare meglio quando la mamma ha un riflesso di emissione un po’ forte, perché il bimbo è più rilassato e stimola con meno forza il flusso, oltre che permette al latte di fuoriuscire dal lato della bocca.

Anche nei casi di rifiuto del seno (per varie cause) o di sciopero del poppante la posizione da sdraiati è molto di aiuto verso una nuova accettazione del seno, perché il bambino nel dormiveglia accetta più volentieri di poppare “dimenticando” i fastidi che causano l’irrequietezza o il rifiuto durante il giorno.

Quando si rispettano tutte le norme per un sonno sicuro, allattare di notte aiuta anche a ridurre la SIDS. Per quest’ultimo aspetto potete approfondire leggendo È pericoloso dormire con il proprio bambino?

Puoi approfondire questo argomento contattando una Consulente de La Leche League e consultando le pubblicazioni de La Leche League.