• Allattare i gemelli - Allattarne due? Si può

    Da Da mamma a mamma n 49, autunno 1997

  • Allattare i gemelli - I gemellini si possono allattare!

    Da Da mamma a mamma n. 43, primavera 1996

  • Allattare i gemelli - I nostri gemellini prematuri

    Da Bulletin n. 6 - 1995. Pubblicato in Da mamma a mamma  n. 49, autunno 1997

    Alla 31ª settimana nacquero i nostri gemellini con il cesareo e l'anestesia peridurale.

    Felice che durante l'operazione ero potuta rimanere sveglia, sentii piangere (pianissimo) tutti e due i bambini e potei vederli per un secondo prima che li portassero nel reparto rianimazione. Da quel momento cominciarono per il mio compagno e per me momenti di paura e speranza: Thomas, 1120 g e Christina, 1200g, sarebbero sopravvissuti? Christina venne intubata per cinque ore perché dopo cinque respiri aveva cominciato a rantolare. Il secondo giorno cominciai a tirarmi il latte e le prime gocce gli furono subito date.

    Dopo essere uscita dall'ospedale andavo sempre a trovare i nostri due bambini. Passai molto tempo con loro due poggiati sul mio petto. Anche il mio compagno mi accompagnò spesso. Dopo due settimane li misero tutti e due nella stessa incubatrice. Io ero felice perché sapevo che ora si facevano compagnia a vicenda quando non c'ero io.

    Secondo i consigli della mia amica Consulente ogni giorno mettevo il mio mignolo nelle loro bocche per tener vivo il riflesso di suzione. Spesso li avvicinavo al capezzolo e spruzzavo loro qualche goccia di latte in bocca. Passarono 25 giorni finché potei cominciare ad allattare io stessa. Non riuscirono a prendere neanche 10 ml. Dopo un mese dalla nascita li attaccai insieme mentre erano sdraiati sul lettino e così funzionò bene per un bel po' di tempo.

    Poco prima che fossero dimessi dall'ospedale ebbi un'influenza intestinale molto forte per cui fui costretta a rimanere a letto. Nel frattempo vennero allattati con il biberon. La conseguenza fu che Christina si dimenticò come si ciucciava al seno. Con 2040 e 2100 g la nostra coppietta tornò a casa e con tanta pazienza riuscii di nuovo a far attaccare al seno Christina. Quando Thomas si ammalò assegnai un seno per uno. Anche il tempo delle coliche passò dando loro spesso il seno e passeggiandoli nel marsupio o nella fascia portabebè.

    Il risultato dell'ultima visita medica è stato buono. L'ernia ombelicale e inguinale di nostro figlio e l'ostruzione delle tube lacrimali di nostra figlia sono guarite senza cure mediche. I bambini hanno ora più di sei mesi e pesano più di sei chili e mezzo.
    Sono felice di aver vissuto questa esperienza di allattamento insieme ai miei bambini. Comunque non so se ce l'avrei fatta senza l'aiuto morale del mio compagno che mi è stato vicino costantemente per superare questo periodo di tempo bello ma difficile.
    B. M.

    Traduzione di Patrizia Antimi

  • Allattare i gemelli - La ciuccia aiuta

    di Susan Shannon Davies da New Beginnings maggio-giugno 1997. In Da mamma a mamma n. 49, autunno 1997

  • Allattare i gemelli - Le gemelline di Aurora

    Da Da mamma a mamma n 49, autunno 1997

  • Allattare i gemelli - Sono DUE!

    Sono due. DUE!

    Due fiocchi, due sdraiette, due culle, due nomi, DUE POPPE!Quindi: niente paura, siamo attrezzati e ce la faremo.

    Primo passo: prepararsi

    Ero determinata ad allattare al seno il mio primogenito (singolo), e non ho considerato altre opzioni: così come per partorire la natura mi chiedeva di spingere e l’ho fatto, allo stesso modo per allattare, ho percorso l’unica strada che ho considerato. Le ragadi le ho curate, la montata lattea l’ho fatta sgorgare. Ed ha funzionato bene.

    Ma questa volta erano due, ed il rischio di parto prematuro o di un soggiorno in TIN o di qualsiasi altra complicazione era più concreto, quindi mi sono informata. Da un lato ho cercato una farmacia a cui ordinare, in caso di necessità, il particolare biberon “pro poppa” che avevo individuato, (La Leche League non sostiene né suggerisce alcun tipo di biberon, purtroppo un biberon “pro poppa” - come scrive l’autrice - non è ancora stato inventato; nel caso ci sia bisogno di dare un’aggiunta di latte, sia materno, sia formulato, meglio utilizzare altri strumenti – cucchiaino, siringa, siringa con l’aggiunta di tubicino, DAS…che non rischiano di confondere la suzione ndr) dall’altro ho letto (evviva internet) decine e decine di contributi di mamme di gemelli che hanno allattato al seno o riconvertito al seno i loro piccoli. In questo modo mi sono informata sulle posizioni possibili e soprattutto ho rafforzato la mia determinazione, per essere sicura di non cedere al biberon alle prime eventuali difficoltà.Ed ha funzionato bene.

    Secondo passo: la nascita

    E’ cosa nota: un parto bello e sereno si conclude con un abbraccio e una ciucciatina, possibilmente prima ancora del bagnetto. Nel mio caso è stato possibile solo con Caterina, perché Benedetto era un po’ in difficoltà. Nei giorni successivi al parto ho attaccato entrambi i bambini al seno ad ogni risveglio, anche ogni ora. Non avevo abbastanza latte da far loro prendere sonno e riposare bene, nonostante ci provassi. Una sera non ho mollato la presa per 5 ore, nella nursery, con le due cullette, passando da uno all’altro continuamente per cercare di riempirli e farli addormentare, fino ad arrendermi verso le due, quando non riuscivo più a reggermi in piedi. Ma il quarto giorno, puntuale, è arrivata la montata lattea.

    Terzo passo: la montata lattea

    Il consiglio più prezioso ricevuto al mio primo puerperio: niente tiralatte ma pezze bollenti o doccia bollente sul seno per sgorgarlo. L’ho fatto anche in ospedale, cinque minuti di acqua bollente e poi attaccavo Caterina, che era più in forze. Una nottata di lavoro, ma sapevo cosa fare, era il mio momento, guidavo io, ed a prendere l’aggiunta non li ho più portati. Dopo che Caterina stappava la poppa, ciucciava bene anche Benedetto; le pesate mi hanno dato ragione: hanno continuato a crescere, siamo tornati a casa felici, senza bisogno di niente, né biberon, né ciuccio, né camomilla, né tiralatte.

    A regime: le posizioni

    Le poppate in tandem, con il cuscinone da allattamento, in posizione a pallone da rugby, sono una risorsa irrinunciabile: la mamma può stare seduta abbastanza comodamente (più è comoda, più è contenta, meglio sgorga il latte) e soprattutto i bambini possono poppare contemporaneamente, cosa che ai miei è accaduta per la maggior parte delle volte, nonostante li abbia allattati assolutamente a richiesta.

    Pratica per la mamma che si trova sola in casa e deve attaccarli entrambi è anche la posizione con un bambino messo in modo classico (per esempio la testa davanti alla poppa sinistra e gambe verso la destra della mamma) e l’altro a pallone da rugby; per questa si può anche fare a meno del cuscinone, specialmente quando i bimbi hanno già qualche mese.

    Di notte ho sempre cercato e cerco tutt’ora di allattare da sdraiata, per sonnecchiare a mia volta: questi sono stati gli unici momenti in cui, a meno di gravi crisi di pianto, li ho allattati singolarmente, chiedendo l’aiuto del papà per intrattenere quello dei due che era in attesa. 

    A un anno e mezzo: allattare due bimbi grandi

    Ora le poppate dei piccoli si inseriscono in una giornata di attività e pasti del tutto normali: una al mattino, se possibile una come seconda merenda appena tornati a casa e, sempre se possibile, un piccolo dessert dopo cena.

    La nota dolente sono i risvegli notturni: uno o due se non ci sono fastidi o problemi particolari. A questo ero pronta e so che sta a me decidere quando interrompere l’allattamento e cercare di approdare a notti di sonno ininterrotto.

    E per il resto…

    Ho accettato ogni aiuto, quando voglio stare sola con i piccoli lo dico cercando di essere gentile, se non è possibile cerco di ammetterlo, perché le pretese esagerate rovinano l’umore, ma soprattutto, cerco di godermi al massimo la gioia di avere questi bambini, di considerare questo momento favoloso della mia vita anche rispetto al futuro anteriore, quando per tanti anni non avrò niente di così bello attorno, e cerco di condividere questa grazia grandiosa: bambini che trotterellano e inciampano, che imparano a mangiare ed a parlare, che dormono nella fiducia più completa, che si svegliano ridendo, interessati a tutto, dominati dalla fiducia in noi, prepotenti perché devono imparare, istintivi perché devono sopravvivere, parolette e versi buffi, sorrisi dolcissimi. Sono sicura che su questa base sia più facile andare d’accordo, sopportare il disordine e perdonare le eventuali invadenze. 

    Federica

     

  • Ho appena saputo di aspettare due gemelli. Che cosa devo sapere per allattarli?

    Se sei incinta di due gemelli (o magari tre?!?), puoi fare molto durante la gravidanza affinché le cose ti siano facilitate in seguito: prima dell'arrivo dei tuoi piccolini trova il tempo per informarti approfonditamente sull'allattamento. Ci sono alcuni libri veramente utili (in lingua inglese) per mamme che aspettano gemelli. "Having Twins" di Elizabeth Nobles e "Mothering Multiples: Breastfeeding and Caring for Twins or more!" di Karen Kerkhoff Gromada parlano delle gioie e delle sfide che derivano dall'avere (ed allattare) due (o più) bambini.

    "L'arte dell'allattamento materno" pubblicato da La Leche League Italia e distribuito dalle Consulenti de La Leche League è il testo più completo per le mamme che desiderano allattare: troverai moltissime informazioni e suggerimenti anche su questo argomento. Le mamme dei gemelli hanno bisogno di molto sostegno e possono trovarlo anche agli incontri de La Leche League.

    È molto importante porre molta attenzione all'alimentazione in gravidanza. Alimentarsi con cibi di alto valore nutritivo aiuterà sia te sia la crescita dei bambini nell'utero e successivamente durante l'allattamento.

    È molto importante anche scegliere attentamente il personale sanitario che ti seguirà nella gravidanza e durante il parto. Cerca di informarti quanto più possibile sul travaglio e sul parto, in modo da sapere che cosa ti aspetta. Molti genitori preferiscono consultare più medici prima di prendere una decisione.

    Una volta scelto il medico o l'ostetrica che fa per te, il passo successivo è quello di trovare per i tuoi bambini un buon pediatra che sia esperto di allattamento. Ecco alcune domande che puoi rivolgere al tuo pediatra potenziale:

    •  Cosa pensa dell'allattamento in generale ed in particolare dell'allattamento dei gemelli?

    •  Crede che sia possibile allattare due gemelli senza alcuna aggiunta di formula artificiale?

    •  Se uno o entrambi i bambini necessitano di cure particolari, posso tirarmi il latte per nutrirlo/i?

    •  Pensa sia giusto incoraggiare le mamme a stare con i loro bambini anche se sono ricoverati in un reparto di patologia perinatale?

    Anche una sola risposta negativa a una di queste domande può farti capire che probabilmente questa persona non ti sarà di grande sostegno con l'allattamento. A volte, durante il parto può essere presente un neonatologo, ed è consigliabile quindi incontrarlo preventivamente, per conoscere i metodi di lavoro e le procedure che utilizza.

    Cerca di frequentare con largo anticipo il corso pre-parto, nel caso in cui tu debba metterti a riposo nelle ultime settimane di gravidanza.

    È importantissimo trovare una persona che ti possa aiutare in casa, qualcuno che appoggi le tue decisioni e non trovi solo occasione di criticarti. Chiarisci subito che si dovrà occupare della casa e non dei bambini, così tu potrai dedicare loro tutte le tue attenzioni.

    Dopo il parto, potrebbe succedere che tu non possa avere vicino i tuoi bambini, è perciò importante imparare a tirarsi il latte. Sarebbe molto utile se l'ospedale potesse fornirti il tiralatte professionale elettrico doppio, che estrae il latte contemporaneamente da entrambi i seni.

    Dopo l'arrivo dei bambini

    L'ideale sarebbe iniziare l'allattamento immediatamente dopo il parto, ma con il parto gemellare è talvolta necessario un parto cesareo e in questo caso può passare qualche ora prima che la mamma possa attaccare al seno i suoi bambini: cerca comunque di farlo prima possibile. Talvolta, le gravidanze gemellari non arrivano al termine: in caso di parto pretermine e se non ti fosse possibile allattare immediatamente dopo il parto, puoi comunque stimolare il seno con il tiralatte per indurre la lattazione. Immediatamente dopo il parto, il tuo corpo inizierà a produrre il latte per entrambi i bambini: è importante far continuare la produzione del latte con il tiralatte, in modo da stabilirne una corretta quantità. È consigliabile utilizzare un tiralatte di buona qualità oppure ricorrere alla spremitura manuale (puoi trovare altri dettagli sui tiralatte alla pagina Come si sceglie un tiralatte?).

    Le mamme di bambini pretermine producono un latte differente da quello delle mamme che hanno portato a termine la gravidanza: i bambini nati pretermine avranno quindi particolarmente bisogno del tuo latte.

    Se entrambi sono nati senza problemi, parla al pediatra dell'allattamento a richiesta, l'ideale sarebbe averli con te (rooming-in).

    Se dovesse essere necessaria l'aggiunta, invece di utilizzare il biberon potresti servirti di altri metodi, quali una tazzina, il dito, un cucchiaino, un contagocce o una siringa. Il biberon potrebbe interferire con la lattazione, perché alcuni bambini sviluppano una preferenza per la tettarella artificiale e questo può rendere più difficile ripristinare l'allattamento.

    Una volta tornata a casa, sarà importante avere cura non solo dei tuoi bambini ma anche di te stessa. Seguire un'alimentazione sana, fare diversi spuntini tra un pasto e l'altro (ad esempio con cracker e formaggi magri, verdure, frutta o yogurt) potranno aiutarti a mangiare bene senza paura di ingrassare. È importante bere molta acqua, succhi di frutta o latte. E' altrettanto importante cercare di riposare contemporaneamente ai tuoi bambini.

    Per quanto riguarda i lavori di casa, puoi cercare di valutare le priorità insieme al papà, organizzandoli e accettando tutto l'aiuto possibile, considerando attentamente che cosa è veramente importante fare: in questo momento al primo posto ci sono le esigenze delle persone, principalmente dei tuoi bambini, poi la cucina, il bucato, la casa.

    Cercare di limitare le visite nelle prime settimane può aiutarti a non sovraffaticarti. I famigliari e gli amici che vengono a trovare i bambini ti possono aiutare in tanti modi: portandoti dei pasti pronti, cambiando i pannolini, facendoti un massaggio, tenendo d'occhio i bambini per un quarto d'ora mentre ti fai la doccia o fai due passi, ascoltandoti e così via. Non farti scrupoli e chiedi aiuto ogni volta che ne hai bisogno, molti sono veramente contenti di darti una mano!

    Sappi che molte mamme di gemelli invece di ricevere incoraggiamento vengono criticate dalle persone che non condividono il loro entusiasmo nei confronti dell'allattamento. Potrai ricevere pressioni a usare formula artificiale, a somministrare altri alimenti prima del necessario o a svezzare i bambini prima che tu sia pronta. Talvolta domande, quali "Sei sicura di avere abbastanza latte?" oppure "Non è troppo faticoso per te?" possono bastare per minare la fiducia della mamma. Ricorda che uno dei fattori più importanti per mantenere un'elevata produzione di latte è proprio la fiducia che il tuo corpo sia in grado di produrre latte per i tuoi bambini. Ricordati che la produzione del latte segue la legge della domanda e dell'offerta: tanto più i tuoi figli saranno allattati e tanto più il tuo corpo produrrà latte per loro. Pensa che quando nel 1931 a Genova venne inaugurato l'ospedale Gaslini, che più che ospedale a quei tempi era un orfanotrofio, ogni balia si occupava di nutrire TRE neonati per volta. E di sicuro noi oggi mangiamo meglio di una donna del 1931!

    Consigli utili per la vita quotidiana con i gemelli allattati

    Allattarli insieme fa risparmiare tempo prezioso. È molto facile durante le prime settimane poi, in funzione delle loro specifiche esigenze, potrebbe essere necessario allattarli uno alla volta.

    Puoi adottare diverse posizioni per allattarli contemporaneamente: puoi posizionare i bambini di fronte a te con le gambine sovrapposte formando una X sul tuo grembo. Puoi usare la presa sottobraccio, sorreggendo le braccia con altrettanti cuscini (può essere utile anche avere un cuscino in grembo) e stendendo le gambe dei bambini lungo lo schienale della poltrona o del divano. Ricorda che se metti i bambini davanti a te, è importante che il loro petto sia contro il tuo e non rivolto verso l'alto. Questo particolare è molto importante sia per evitare dolore, sia per essere sicura che ricevano latte a sufficienza. Puoi trovare altri dettagli sulla posizione all'articolo In quale posizione devo mettere il bambino al seno?

    Usare molti cuscini aiuta a stare rilassate (ciò migliora la fuoriuscita del latte) e a non avere problemi di tensioni e dolori articolari e muscolari: ne esistono di speciali per l'allattamento, ma in caso non li trovassi puoi confezionarne uno da sola o usare vari guanciali.

    Alternare ciascun bambino da entrambi i seni è una buona pratica, sia per soddisfare le loro necessità sia per fornire loro una diversa prospettiva visiva.

    E' molto utile imparare differenti posizioni per allattare. Ad esempio, allattare da sdraiata può essere difficoltoso nelle primissime settimane, ma vale la pena perché ti permetterà di riposare di più nelle fasi successive.

    Preparare diverse "stazioni di cambio" in diversi punti della casa ti aiuta a non fare troppa fatica.

    Non è necessario fare il bagnetto tutti i giorni: è sufficiente assicurarsi che il visino ed i genitali siano puliti.

    Puoi approfondire ulteriormente questo argomento contattando una Consulente de La Leche League e consultando le pubblicazioni de La Leche League.